Descrizione
Categoria: cat. I
Quantità: 2 kg
Origine: Italia
- azione antiossidante (conferita anche dalla vitamina E)
- potenziamento del sistema immunitario, attraverso la formazione di anticorpi , che ci proteggono da infezioni, malattie e malanni di stagione.
NUTRIENTI
“Come tutti i frutti freschi, il kiwi è molto ricco di acqua e carboidrati, ma possiede un basso indice glicemico, per cui può essere utilizzato anche da chi soffre di diabete”, specifica la nutrizionista. Oltre ai carotenoidi, pigmenti vegetali, contiene diverse vitamine tra le quali la più abbondante è certamente la C. A riguardo, la dottoressa precisa che “la vitamina C (acido ascorbico) non è semplicemente la più abbondante tra le vitamine, ma rappresenta la sostanza quantitativamente più importante di questo frutto (addirittura maggiore dell’acqua)”, tanto da superare alcuni agrumi, considerati per eccellenza i cibi contro il raffreddore.
“Tra gli altri nutrienti del kiwi troviamo le vitamine K, E, i folati e minerali come potassio, molto abbondante, fosforo e calcio”. Dal punto di vista energetico, contiene circa 60 calorie per 100 grammi, quindi oltre al vantaggio di avere un moderato indice glicemico, ha anche un basso contenuto calorico.
IN CUCINA
Il kiwi può essere utilizzato in tantissimi modi. Mangiato singolarmente è sicuramente ottimo, ma lo è altrettanto abbinato ad altri frutti nella composizione di macedonie o nella creazione di spiedini di frutta, spesso apprezzati anche dai bambini, generalmente poco attratti dal kiwi: “in tal senso -suggerisce l’intervistata – è particolarmente buono l’abbinamento con albicocche e frutti rossi”. Diversi anche gli abbinamenti con verdure, soprattutto con spinaci, zucchine e peperoni, per la preparazione di insalate sfiziose. Naturalmente, può essere usato per la preparazione di frullati energetici e disintossicanti, gelatine o composte di vario tipo, ma si può anche aggiungere al muesli per colazione. Se invece siete alla ricerca di un metodo pratico per consumare il kiwi anche al lavoro, la dottoressa Evangelisti consiglia di tagliarlo a metà lasciando la pelle, che viene pertanto utilizzata come coppetta da cui attingere la polpa con un cucchiaino. Tuttavia, scopriamo che “del frutto può essere mangiata anche la buccia, a patto che venga ben lavata, con acqua e bicarbonato; meglio ancora se il frutto è biologico”.
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