Descrizione
Le lenticchie sono il legume più antico di cui si abbia notizia, pare infatti che le prime coltivazioni nell’area dell’Asia sud-occidentale risalgano al 7000 a.C. Da lì si diffusero poi in tutto il bacino del Mediterraneo, e si dice che una delle famiglie più nobili di Roma antica, i Lentuli, abbiano derivato il loro nome dalla parola latina “lens”, che significa lenticchia.
Tante varietà, diverse caratteristiche
Le lenticchie sono un serbatoio di proteine, ma sono anche ricche di sali minerali come fosforo e ferro e di vitamina B. Si vendono soltanto secche e a volte decorticate, cioè prive di buccia e per questo più veloci da cucinare. Normalmente infatti le lenticchie vanno cotte a lungo, per circa due ore, ma non tutte necessitano di ammollo. In comune hanno tutte la stessa forma, tonda e piatta, ma variano per misura e per sapore. Ne esistono di verdi, marrone scuro e rosse. Ognuna ha caratteristiche peculiari che le rende adatte a preparazioni specifiche. Vediamo le più comuni.
Queste varietà
Lenticchia piccina di Pitigliano Lenticchia tonda di 2-3 mm di diametro con buccio inesistente. Si tratta di un prodotto di elevata qualità che contiene una maggiore percentuale di proteine e fibre rispetto alle normali lenticchie. Questa antica e pregiata varietà di lenticchia dalle variegate tonalità verdi ha un gusto pieno ma nello stesso tempo delicato e rappresenta una delle eccellenze dell’agricoltura locale dove trova un terreno portico larmente vocato per la sua coltivazione: un terreno sciolto privo di ristagni idrici, di origine vulcanica e ricco di potassio che ne determina anche la particolarità gustativa. Cuoce in 40 minuti con un ammollo di poche ore.